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Tecarterapia

TecarterapiaE’ un elettromedicale di ultimissima generazione dove un elettrodo mobile è collegato ad un generatore elettrico costituito dal corpo della macchina al quale è anche collegata la piastra di ritorno, fissa, che viene posizionata a contatto con la cute del paziente in prossimità o sulla zona da trattare, per chiudere il circuito; in questo modo si viene a creare una differenza di potenziale. Il generatore di tensione lavora alla frequenza di 0,485 MHz e non determina emissione di energia esterna ma solo uno sviluppo di energia endogena a livello dei tessuti biologici. La tecarterapia stimolando pertanto energia dall’interno dei tessuti, a differenza di altre terapie fisiche, attiva i normali processi riparativi e antiflogistici dell’organismo.

La tecarterapia può lavorare in due modalità: capacitiva e resistiva, attraverso due diversi tipi di conduttori.
Nella modalità capacitiva si utilizzano una serie di elettrodi rivestiti da un particolare materiale isolante ceramizzato. L'azione si concentra in prossimità dell'isolante, quindi nella zona sottostante l’elettrodo mobile e soprattutto a livello dei tessuti molli come le masse muscolari ed il sistema vascolare-linfatico.

Nella modalità resistiva, utilizzando elettrodi non rivestiti, quindi non isolati, la concentrazione di cariche e l’effetto biologico si verificano nei tessuti a più alta resistenza, in pratica quelli a minor concentrazione d'acqua, che si interpongono tra l’elettrodo mobile e la piastra di ritorno, cioè articolazioni, tendini, legamenti, cartilagini, etc. Questo elettromedicale permette di risolvere il danno biologico in molte forme di patologie acute e croniche caratterizzate da flogosi, degenerazione e fibrosi. Il tessuto cicatriziale fibroso conseguente al danno biologico è tipicamente viscoso e ischemico, sede di processi metabolici e, soprattutto, nutrizionali molto rallentati. La rivascolarizzazione di queste aree, attraverso l’aumento della temperatura interna, ripristina un metabolismo corretto che restituisce vitalità ai tessuti. Non producendo effetti collaterali di superficie, l’elettrodo resistivo può essere mantenuto in sede a lungo, permettendo al tessuto di raggiungere quei livelli di endotermia a cui non si può pervenire altrimenti. Attraverso l’iperemia, infatti, il tessuto trattato raggiunge il gradiente termico necessario a innescare le reazioni metaboliche vitali proprie dei tessuti sani.

L’iperemia innescata richiama ossigeno ai tessuti, inducendo una profonda e diffusa vascolarizzazione che ripristina i livelli metabolici endocellulari.

 

INDICAZIONI: lesioni traumatiche, stress muscolari, tendiniti acute e croniche, deficit articolari, artropatie da malattie autoimmuni, rachialgie, mialgie, sciatalgie e nevriti in genere, artriti e artrosi.

CONTROINDICAZIONI: non si registrano effetti collaterali.
Alcune precauzioni devono essere prese nei soggetti portatori di pacemaker, nelle persone insensibili alla temperatura e nelle donne in stato gravidanza.
 

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