Non è un mistero: la familiarità, quindi la predisposizione genetica, è certamente il fattore più rilevante per l'insorgere del problema. Artrite, l'impiego di calzature inadatte, malformazioni congenite, problemi di peso e postura possono poi concorrere. Il valgismo si manifesta con lo spostamento verso l'esterno della base dell'alluce e con la deviazione della sua punta verso le altre dita. Il progredire della patologia può provocare dolore anche intenso e portare a deformazioni più o meno invalidanti. Una radiografia può essere utile per valutare la gravità del disturbo. Se il trattamento conservativo (scarpe ampie, cuscinetti separa dita e così via) non fornisce sollievo, può essere necessario un intervento chirurgico che punti a restituire all'alluce la giusta posizione. L'intervento può essere a cielo aperto o mininvasivo (percutaneo). La correzione avviene mediante l’asportazione di parte dell’osso e l’inserimento di eventuali supporti. L’approccio chirurgico percutaneo consente di ottenere i medesimi risultati dell’approccio chirurgico classico, ma in modo meno invasivo e con tempi di recupero post-operatori più brevi.

QN - Quotidiano Nazionale - SALUS - 24 Luglio 2022 - Maurizio Maria Fossati

alluce valgo