Ci sono ricascato. La scorsa estate, a suon di pomodori e corse sulla spiaggia, ero riuscito a dimagrire 12 chili ma poi, tornato alla frenesia milanese, ho ricominciato a mangiare (e a «bigiare» la palestra). Un tramezzino qui, un aperitivo lì, un Deliveroo alla scrivania sono stati la ricetta che, in poche settimane, ha dimezzato i sudati successi estivi. Chi sta scrivendo ha superato la fase «robusto» e anche quella in cui ti giustifichi dicendo: «Ho la struttura e le ossa grosse». Ho 52 anni e il mio rapporto peso-altezza è un giudice impietoso che mi condanna, definendomi «obeso» senza possibilità di appello. Nonostante un passato sportivo agonistico nello sci e nel calcio, negli ultimi 25 anni sono aumentato di 25 chili. Un chilo all'anno di media, un bel record. Le diete penso di averle provate tutte: Dukan o Keto diet (solo proteine), Lemme (low carb), Montignac (attenzione all'indice glicemico), Mozzi (alimenti scelti in base al gruppo sanguigno). Sono stato anche una settimana nell'Espace Henri Chenot di Bolzano, la clinica del medico guru che rimette in forma i vip. Ottimi risultati all'inizio, ma il peso l'ho ripreso tutto, sempre.
Volontà di dimagrire a parte, l'elemento che fa fallire tutte le mie diete sono i carboidrati. Io li adoro. Non posso farne a meno. È per questo che, pochi giorni fa, incuriosito da una pubblicità, ho deciso di provarne una nuova, diversa da tutte le altre: questa, infatti, i carboidrati non li elimina, anzi, ne fa il pilastro portante. Si chiama Dietidea, un kit in scatola realizzato dal medico nutrizionista Nicola Sorrentino con Riso Scotti. Se si acquista online (dietidea.com/it), in un paio di giorni arriva a casa. Chi è impaziente (come me) la trova anche in farmacia, distribuito da Welcome Pharma. Dentro al box (costa 189 euro) c’è tutto quello che va mangiato in una settimana suddiviso in sette scatole, una al giorno. Semplice e fattibile: è già tutto nelle giuste dosi. L’alimento principale è il riso in varie forme: barrette, gallette, risotti e vellutate. Dopo i primi due giorni la bilancia dice che ho perso due chili. Continuo senza cedimenti ancora un giorno poi, lo ammetto, la quarta mattina oltre alla barretta prevista ho mangiato una brioche (integrale però...). Una trasgressione che non ha inciso sulla bilancia. Al quinto giorno i chili persi erano tre e la soddisfazione tanta. La sensazione principale è quella di sentirsi sgonfi, a partire dagli occhi per finire alla pancia. Attribuisco il merito agli integratori, alla clorofilla e alle bustine di vitamine, nutrienti, fitonutrienti e antiossidanti che si devono assumere prima dei pasti . La sensazione di fame non la si prova mai, anche se devo ammettere di aver integrato, trasgredendo, con qualche biscotto Plasmon rubato a mio figlio di quattro anni a colazione. Gli alimenti del kit sono tutti buoni, specialmente le barrette, e i giorni scorrono veloci: alla fine della mia settimana la bilancia annuncia che sono calato di oltre quattro chili.
Incuriosito dal successo ho telefonato all’autore della dieta. «I carboidrati non sono poi così cattivi come sembrano» mi spiega il professor Sorrentino. «Pasta, riso e affini predispongono molto meno al sovrappeso rispetto a proteine e grassi, perchè il metabolismo umano li smaltisce molto rapidamente e, in presenza di bassi apporti di altri nutrienti, le calorie immesse vengono facilmente disperse sotto forma di calore anziché essere accumulate. I carboidrati complessi come l’amido (costituente principale del riso, per l’appunto) sono decisamente i migliori, perchè tra l’altro portano a una sensazione prolungata di sazietà e a un minor rischio di insorgenza di diabete».


Panorama - Daniela Mattalia - 26 giugno 2019

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